venerdì 24 febbraio 2012

E' peggio il Pedofilo o la Mamma ? (Servizio delle Iene)

Avete rivisto ieri sera il servizio delle Iene sul Pedofilo?

Per chi non lo avesse visto , le Iene hanno scoperto un Pedofilo che approfittando dello stato economico di sofferenza delle famiglie disagiate, si proponeva per aiutarle in cambio di "favori" con le figlie minorenni !!

Una storia veramente disgustosa e da volta stomaco, per la tranquillità del Soggetto nell'esprimere sin nei minimi particolari certi dettagli , che preferisco non riportare .



In seguito al servizio, il Pedofilo è stato posto in arresto ai domiciliari. A seguire, le Iene hanno sottoposto il video a due Psicologi, che hanno sviscerato le varie problematiche della pedofilia ecc ecc ecc.

Quello che mi lascia davvero perplesso e sconcertato , è il ruolo della madre, che in questo caso era un attrice, ma nella realtà degli eventi raccontati dal Pedofilo, erano mamme che per poco più di 100€ vendevano le loro povere creature innocenti, ed a volte partecipavano ai "giochi" proposti dal Pedofilo , la verità è ancora tutta da appurare, ma se così fosse, da un lato c'è la "malattia" del Pedofilo, e dall'altra, uno stato di indigenza può "giustificare" le azioni delle Mamme ?

Fate girare questa richiesta di Aiuto Internazionale !



Raccolgo e giro l'appello degli internauti di tutto il mondo, fate girare questo video
che è la richiesta di aiuto della giornalista Francese Edith Bouvier, che è stata ferita
ieri in Siria in seguito ad un attacco dove sono rimasti uccisi due suoi colleghi , deve
essere operata di urgenza, e chiede alla Comunità Internazionale di intercedere con
il governo Siriano affinché possa essere trasportata altrove .

Someone Like You - Adele -Traduzione e Testo in italiano



Testo Italiano
Ho sentito 
che ti sei sistemato 
che hai trovato una ragazza 
e che adesso sei sposato 

ho sentito che hai realizzato i tuoi sogni 
immagino che lei ti abbia dato 
ciò che non ti ho dato io 

Vecchio amico 
perché sei così timido 
non è da te esitare 
o nascondersi dalla luce 

detesto saltar fuori dal nulla quando non sono invitata 
ma non potevo stare lontana, è più forte di me 
speravo che vedendo la mia faccia ti saresti ricordato 
che per me 
non è finita 

non importa 
troverò qualcuno come te 
spero solo nel meglio 
anche per te 
non dimenticarmi 
ti prego 
ricordo che dicevi 
a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

sai che il tempo vola 
solo ieri 
erano i momenti più belli della nostra vita 
siamo nati e cresciuti 
nella foschia estiva 
trattenuti dalla sorpresa 
dei nostri giorni felici 

detesto saltarmene fuori dal nulla quando non sono invitata 
ma non potevo stare lontana, è più forte di me 
speravo che vedendo la mia faccia ti saresti ricordato 
che per me 
non è finita 

non importa 
troverò qualcuno come te 
spero solo nel meglio 
anche per te 
non dimenticarmi 
ti prego 
ricordo che dicevi 
a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

niente regge il confronto 
né preoccupazioni o cure 
rimpianti o errori 
e ricordi 
chi l'avrebbe detto 
che avrebbe avuto un sapore così agrodoce 

non importa 
troverò qualcuno come te 
spero solo nel meglio 
anche per te 
non dimenticarmi 
ti prego 
ricordo che dicevi 
a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

non importa 
troverò qualcuno come te 
spero solo nel meglio 
anche per te 
non dimenticarmi 
ti prego 
ricordo che dicevi 
a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

a volte dura, l'amore 
ma a volte, invece, fa male 

giovedì 23 febbraio 2012

Cosa troveremo in vetrina per la Primavera ?

Diamo insieme un occhiata a quello che troveremo nei negozi per la prossima Primavera :
Bellissima l'applicazione della H&M dove online puoi provare i capi su una modella qui sotto l'esempio :
Nuovo look

Nuovo look - da H&M

http://www.hm.com/it/s/02QQ4L

Products in this look:

Pantaloni, TopH;amp;Mwww.hm.com

Calo della Libido , ne soffre una Donna su tre !

Amiamo i nostri uomini, ma non abbiamo più voglia di fare l'amore con loro. Il lavoro, lo stress, i ritmi frenetici, le preoccupazioni, la crisi economica... I motivi sono tanti, ma i rimedi per combattere il calo della libido ci sono. Ed è importante metterli in atto, per non continuare a negarci il piacere di coppia. Quasi una donna italiana su tre, ahimè, soffre di calo drastico del desiderio. Lo rivela un recentissimo studio dell'Università di Pavia. Ecco cosa fare per reagire: «Praticare sport - ha spiegato Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano - e assumere la pillola contraccettiva che contiene drospirenone e aumenta la libido». 



LE CAUSE
La causa del calo del desiderio femminile è in gran parte biologica, determinata da un basso livello di endorfine, le molecole che regolano i meccanismi di gratificazione e di protezione dal dolore. È la condizione, ad esempio, di chi soffre di sindrome premestruale (circa il 10% delle donne) e allora addio piacere.

I RIMEDI
«Il rimedio si chiama drospirenone, l'unico progestinico contenuto nella pillola contraccettiva che agisce direttamente su queste sostanze - ha argomentato Graziottin - ha dimostrato dopo soli 6 mesi di assunzione di favorire un aumento della libido, un miglior raggiungimento dell'orgasmo e una più alta frequenza di rapporti. Lo sport può rappresentare uno straordinario detonatore per scatenare le endorfine, essenziali per determinare una sessualita' piena e appagante. Ma l'aiuto della medicina è indispensabile quando il disturbo diventa più severo». 

LA MEDICINA
Il benessere sessuale, ha osservato Rossella Nappi, della Clinica Ginecologica dell'Università di Pavia, «è oggi un obiettivo prioritario per i medici. La nostra indagine ha coinvolto circa 400 donne dai 18 ai 45 anni d'età, in buona salute e che, almeno in apparenza, non si rendevano conto di avere un problema di desiderio. È emerso che il disturbo è in aumento e presenta altri risvolti: dalla difficoltà a raggiungere l'orgasmo (25%) al dolore nei rapporti (27%). Ma sono in crescita anche altre patologie tipicamente femminili: alterazioni del ciclo, disturbi dell'umore, infertilità, endometriosi». 

STILI DI VITA
«Vi è una relazione diretta con il cambiamento delle abitudini che ha coinvolto la nostra società e in particolare le donne», ha affermato Andrea Genazzani, direttore della cattedra di Ostetricia e Ginecologia all'Università di Pisa e presidente del Congresso. «Le donne sono sempre più indaffarate e hanno meno tempo da dedicare alla coppia. Ecco perché la ricerca si è concentrata su pillole contraccettive sicure e capaci di migliorare il benessere psico-fisico e la libido, fino all'attuale formulazione con drospirenone per 24 giorni al mese. Si tratta di un alleato prezioso per migliorare la qualità di vita, anche sessuale». 

I MISTERI DEL DESIDERIO FEMMINILE
Il desiderio femminile è un meccanismo delicato e multifattoriale. «È il risultato di una complessa attività cerebrale - ha spiegato Graziottin - e nulla mantiene il cervello in funzione quanto l'avere una regolare attività fisica, che aumenta la dopamina, il neurotrasmettitore che accende la voglia di fare, di interagire con gli altri, di impegnarsi per conquistare un risultato. Incrementa anche la serotonina, che migliora il tono dell'umore, ma anche tutte le funzioni gastrointestinali (l'intestino ne contiene ben il 90%) e le endorfine. Ma le donne italiane non hanno ancora maturato una visione dello sport come grande alleato di salute: solo il 24% lo pratica con regolarità. La medaglia d'oro va ai veneti, i più appassionati con un 26,4% della popolazione che si dedica all'attività fisica in modo continuativo (media nazionale di 20,6%), il 36,6% talvolta (contro il 29,6%), mentre solo il 24,8% non si muove mai (rispetto al 39,5%)». 

QUEI CHILI DI TROPPO...
Una delle principali conseguenze è il sovrappeso, problema che riguarda gran parte della popolazione femminile del nostro Paese (il 24% è obeso). La paura di ingrassare è la principale ragione che scoraggia dall'assunzione della pillola senza sapere che le recenti formulazioni offrono risposte efficaci. «Il drospirenone, grazie all'effetto simil-diuretico, contrasta la ritenzione idrica e permette anzi di perdere peso(1.7 kg dopo 6 mesi di assunzione) - ha aggiunto Nappi - è inoltre antiandrogenico e quindi facilita un sensibile e rapido miglioramento di acne e irsutismo, oltre all'impatto positivo sulla psiche e sulla percezione di sé. In un nostro studio, su una popolazione cui è stata prescritta la pillola a base di questo progestinico, abbiamo osservato che tutte le pazienti dichiaravano di sentirsi meglio e il 50% aveva ridotto i fenomeni di abbuffata, tipici di chi soffre di sindrome premestruale». 

IL CICLO E LA SUA INFLUENZA
La particolare vulnerabilità della donna è legata alla ciclicità endocrina cui è sottoposta ogni mese. «L'aspetto immediatamente evidente riguarda le modificazioni dell'umore durante il ciclo - commenta Genazzani - con un miglior livello di attività e una maggiore progettualità in fase follicolare (prima parte) e un atteggiamento tendenzialmente più depresso e maggiore sonnolenza in fase luteale (momento che precede l'arrivo delle mestruazioni). La ginecologia psicosomatica focalizza l'attenzione sui riflessi della psiche sul soma, e viceversa, riguardo alla salute femminile una visione che purtroppo spesso manca nella pratica clinica. Questo Congresso, che riunisce i più autorevoli esperti mondiali, rappresenta quindi un'occasione unica di aggiornamento».


Fonte : Libero

Uomo "Bastardo" Come superare le Delusioni d'Amore !


Uomini bastardi. Inevitabili come la pelle d'oca in inverno e il sudore in estate. Lo racconta anche Debora Villa nel suo Amo un bastardo (ma non è il mio cane): la storia – agrodolce, divertente, emozionante – è quella di molte donne tradite. Una questione dicorna, se così si può dire, tra una donna che non vuole arrendersi davanti all'evidenza, un uomo amato e insospettabile e una bionda “col culo a zainetto”.



Dalle domande che mi sono fatta (e che ho fatto a Debora) nasce questa guida ironica per sopravvivere agli uomini bastardi, smettere di raccoglierli per strada e trovarne uno con il pedigree.

Identikit dell'uomo bastardo

Per sopravvivere agli uomini bastardi è necessario saperli riconoscere: spesso quelli che sembrano cuccioli tenerissimi sono in realtà incroci dei peggiori difetti. Come ricorda Debora, ci sono “pit-bull rottweiler, ma anche chiwawa cockeroni...”

Io ho identificato 3 razze.
I bastardi dichiarati: non l'hanno mai negato, loro, di essere single incalliti, cuori solitari, seduttori poligami della peggior specie. Forse, l'abbiamo negato noi.
I bastardi insospettabili: sono i più difficili da scovare, quelli che cercano di non far scoprire la loro pochezza d'animo, i tradimenti, quelli del non è come credi. Invece dobbiamo crederci, eccome.
I bastardi casuali: casuali perché i casi della vita a volte sono dolorosi e non è colpa di nessuno. Non resta che andare avanti con la certezza che l'uomo giusto non è quello che ci ha lasciate.


Uomini bastardi: se ti conosci e li conosci, li eviti 

Sarebbe bello se la causa delle nostre sofferenze fosse solo un uomo e non, in parte, dentro di noi. Quindi, se ci siamo irrimediabilmente attratte da uomini che ci fanno inevitabilmente soffrire, varrebbe la pena chiedersi perché amiamo i bastardi, soprattutto quelli dichiarati, con cui i guai ce li andiamo un po' a cercare.

Perché speriamo, in cuor nostro, di poter trasformare uno sciupa femmine senza cuore in unamorevole marito, nonché padre dei nostri figli, dando così prova a noi stesse di quanto siamo brave, belle, buone... ma non possiamo trasformare un maltese in un alano! E poi: ci sono molti modi più semplici per migliorare la propria autostima e amare noi stesse, senza aspettare che sia qualcun altro a farlo. Ce lo meritiamo, no?

Non è Francesco...

Scoprire che l'uomo che amiamo è un bastardo di proporzioni epocali è una sofferenza ancora più epocale. L'importante è vederci chiaro e decidere di affrontare la dolorosa realtà, con coraggio e determinazione, e scegliere di voler essere felici e amate (da qualcun altro).Il consiglio di Debora è “vai via, mollalo, vai via!”, il mio: “non metterti le fette di salame davanti agli occhi. Mangiale”.

Serve un mantra da ripetere davanti allo specchio per farsene una ragione? Debora suggerisce: “se lui è un bastardo il problema è suo! Non devo assolutamente risolverglielo io!”(facendo finta di niente).

Ci vorrebbe un'amica

Le amiche sono fondamentali nella sopravvivenza ai bastardi: le buone amiche sono il miglior antidoto ai cattivi pensieri, ci sostengono, ci raccolgono col cucchiaino e ci danno “preziosissimi consigli che non seguirebbero mai se fossero al nostro posto! Come noi del resto no?”, ricorda Debora.

Quello che io ho imparato leggendo il suo Amo un bastardo è che spesso lo amiche vedono la situazione con più lucidità, aprendoci gli occhi, anche se fa male, anche se “non siamo pronte” e che non dovremmo arrabbiarci con loro se siamo arrabbiate con qualcun altro.

Vendetta! Tremenda vendetta!

Dopo aver ingoiato il boccone amaro, la moglie cornuta di oggi – per le amiche MCDO – vorrebbe preparare un banchetto ancora più amaro a chi l'ha fatta soffrire. Come sottolinea Debora “i modi per vendicarci sono tanti, e noi sappiamo sempre quale è il punto debole del nostro lui... (io: la macchina, la carta di credito, la maglietta della sua squadra del cuore autografata dal capitano...) ma non serve”. Si rischia di passare dalla parte del torto (soprattutto se ci sono di mezzo gli avvocati) e non servirà a farci stare davvero meglio.

Per superare la delusione dovremmo piuttosto fare un lavoro su noi stesse e “abbandonare la Candy Candy che è in noi”.

Facciamola finita

Lasciare un uomo bastardo è il primo passo per dimenticarlo. Se lui ci ha riempite di corna, si è comportato davvero male e ha tradito in modo irrimediabile la nostra fiducia, ci spetta l'onore (e l'orgoglio) di pronunciare la parola “fine”. Il modo migliore per farla finita? “Di netto, come smettere di fumare. Ci si deve disintossicare da un modo di amare sbagliato. Non è amore se è sottomissione”.

Non dobbiamo accontentarci delle illusioni perché meritiamo una realtà felice. E non possiamo subire la nostra vita perché se è nostra la facciamo noi, giusto?

C'è ancora speranza

Anche se siamo ferite, disilluse e ciniche, prima di innalzare invettive contro l'intero genere maschile – ammetto che in alcuni frangenti può essere molto terapeutico – definendoli tutti bastardi e/o additando qualsiasi uomo ci si avvicini, sarebbe meglio prendere un bel respiro, ripetere una decina di volte non sono tutti uguali e chiederci, razionalmente: è possibile che al mondo, tra circa 3 miliardi di uomini, ce ne siamo solo di pessimi? Ovviamente no!

Come ricorda Debora: “esistono uomini meravigliosi che aspettano solo di incontrare donne da amare.” Ma le prime ad esserne convinte di essere meravigliose e di meritare uomini meravigliosi dobbiamo essere noi.

Fonte : Donnamoderna

Lui è troppo veloce a letto? Consigli per rallentare!

I suggerimenti per lui: ecco come essere meno rapido a raggiungere l'orgasmo durante un rapporto

Sotto le coperte non vince l'uomo che arriva primo. Anzi, tagliare il traguardo, ossia l'orgasmo, a pari merito con la partner o dopo è più che consigliabile. Per gli uomini che vogliono essere meno rapidi, i consigli per lui di Emmanuele A. Jannini (puoi chiedergli un consulto), docente di sessuologia al dipartimento di medicina sperimentale dell'Università dell'Aquila. 

• Meglio stare sotto. Ideale la posizione in cui la donna è sopra l'uomo. Esistono posizioni, soprattutto quelle più acrobatiche, che non consentono di avere il pieno controllo: la tensione dei muscoli avrebbe l'effetto di accelerare l'orgasmo. 

• La ginnastica pelvica. Fatti insegnare dall'andrologo gli esercizi di Kegel, la ginnastica che tonifica la muscolatura pelvica e che può aiutare nel controllo eiaculatorio

• I preservativi ritardanti: non sono pensati per chi soffre di eiaculazione precoce, ma possono essere di aiuto. Di solito sono più spessi della media o contengono gel anestetizzanti. Funzionano solo a patto che siano indossati anche 30 minuti prima della penetrazione per permettere al principio attivo di agire. 

• Il metodo start & stop. Esercitati prima da solo, e magari anche con la partner se è disponibile, a fermarti (stop) quando senti arrivare lo stimolo a eiaculare. Aspetta che l'erezione svanisca e ricomincia (start). 

• Le tecniche yoga. Impara ad abbandonarti alla calma e ad avere una coscienza più precisa del tuo corpo. Le tecniche yoga potrebbero aiutarti a rilassarti e a non farti prendere dall'ansia da prestazione. 

• Piano piano. Muoversi con lentezza, nelle prime fasi del coito, aiuta a mantenere il controllo. 

• Il momento giusto. Meglio evitare di avere rapporti sessuali a tarda sera: la stanchezza gioca brutti scherzi, così come il freddo, la mancanza di motivazione, gli alcolici. Trova situazioni tranquille, evita i possibili elementi di disturbo. 


Fonte : Simone Fanti - OK La salute prima di tutto

Perdonare un Tradimento

Restare con il partner fedifrago ed essere felici? Si può, purché sia una scelta sincera. Secondo una ricerca, fa anche bene alla salute


Si può perdonare chi ci ha tradito? Fare come Hillary Clinton dopo lo scandalo Lewinsky? Sì, si può. Anzi, secondo l'università americana dello Iowa il perdono sincero fa bene alla salute. 
I risultati terapeutici dei corsi di perdono organizzati dalla stessa università, pubblicati nel Journal of adult development, dicono che le 52 persone su cento riuscite a passare sopra a un tradimento hanno sviluppato rispetto a chi ha chiuso il rapporto meno rischi di infarti, di aritmie, di ipertesione, didepressione, di problemi psicosomatici. 

Non è saggio farsi trascinare dall'orgoglio
«Intendiamoci: esprimere la propria collera è inevitabile ed è sano», chiarisce Roberto Todella, docente di sessuologia all'Università di Genova. «Ma dopo questo primo scatto d'orgoglio, prima di prendere decisioni avventate che possono mandare all'aria una storia ancora vitale, è bene fermarsi a ragionare. Perché il tradimento, sia pure bruciante, è in realtà una grande opportunità di crescita e di meditazione su se stessi, sui propri bisogni e sulle ragioni che possono avere spinto l'altro tra le braccia dell'amante». 
Solo dopo avere attraversato queste due prime fasi, dell'esplosione di rabbia e della riflessione, si passa all'azione. 

«Chiudere il rapporto, se si capisce che ormai si è esaurito», dice Todella, «oppure rilanciarlo, questa volta su basi più coerenti. Solo così si liberano energie positive sia sul piano fisico sia su quello mentale. E allora sì che perdonare fa bene alla salute: migliora la qualità del sonno, si potenzia il gioco dei neurotrasmettitori cerebrali che influiscono sull'umore, come la serotonina e la dopamina, riparte la voglia di progettare il futuro. Ovvio, questo sempre che il partner a sua volta viva la situazione come opportunità di reinvestire sulla coppia e non di tenersi anche l'amante». 

Mai pensare dell'amante: «Meglio di me a letto?»
Facile a dirsi. Ma come si può rimarginare una ferita affettiva così bruciante? Quando vale la pena andare avanti insieme, dopo un'infedeltà? «Se il bilancio fra vantaggi e svantaggi della relazione rimane comunque positivo», spiega José Baldaro Verde, docente al master di sessuologia dell'Università di Pisa. «E questo succede se la coppia ha la capacità di continuare a costruire interessi comuni e ad avere una sessualità che soddisfa entrambi». 
Certo, l'autostima del tradito subisce un colpo: il rischio di rimanere intrappolati nel confronto con il fantasma del terzo incomodo è alto. «Sarà stato più bravo di me a letto?», si interrogano i maschi. «È più giovane e bella?», si domandano le mogli e le fidanzate dopo una scappatella del partner. 
Invece bisogna chiedersi e chiedere all'altro: «Come sono io adesso vado bene?». E soprattutto: «Cosa abbiamo fatto entrambi per provocare il tradimento, che non succede mai per caso?». 

Oggi siamo un po' tutti come Madame Bovary... 
Ognuno sa in che modo ha dimenticato di coltivare il giardino dell'amore. Nel suoAmori infedeli, edito da Mondadori, lo psichiatra Willy Pasini elenca una serie di motivi per cui si va a letto con qualcun altro: perché nella coppia c'è ancora amore ma non più innamoramento, semplicemente per noia, per voglia di sesso, per il gusto della trasgressione, per paura della vecchiaia, per bisogno di tenerezza, per avere due persone invece di una. O perché si perde la testa per qualcun altro. 
«Magari a sconquassare gli equilibri è l'arrivo di un figlio o un cambiamento professionale, situazioni che possono portare uno dei due partner a trascurare l'altro», continua Baldaro Verde. Solo una riflessione schietta che va a fondo delle cause può portare a un perdono vero. Soluzione che, tra l'altro, è preferita dalla maggior parte delle persone, secondo un sondaggio di Pasini: il 50% sceglie di ricomporre la coppia, il 13% lo fa dopo essersi vendicato, solo il 37% molla il colpo. 
«Sono passati i tempi in cui una Madame Bovary faceva scandalo», scrive Pasini. «Oggi siamo un po' tutti come l'eroina di Flaubert, perché consideriamo l'innamoramento quasi un diritto e alla vita chiediamo emozioni forti». 
E si fa sempre più largo la convinzione che la monogamia non sia una condizione naturale per gli uomini. Non deriva né dall'istinto né da una predisposizione biologica, ma è una regola morale che ci si può imporre o meno. «La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita intellettuale: semplicemente un'ammissione di fallimento», recita un aforisma di Oscar Wilde. 

Ma chi divorzia più solo per un paio di corna?
«Secondo recenti statistiche, in Italia sette uomini su dieci tradiscono la partner», dice la psicoterapeuta Roberta Giommi, autrice di Tradire, edito da Frassinelli. Le donne? «Tradiscono più dei maschi. Quello che i dati sembrano affermare è la normalità statistica del tradimento come un modo diffuso di amare, mentre la fedeltà sembra essere diventata la vera trasgressione». 
E oggi non si divorzia più solo per un paio di corna. «I motivi più frequenti sono la solitudine dei coniugi, la mancanza di rispetto, le violenze», dice Marina Marino, presidente dell'Associazione italiana avvocati della famiglia. «Un addio definitivo per un tradimento è raro, perché difficilmente l'adulterio costituisce l'unico motivo della crisi». 
Ma ciò che conta moltissimo nella scelta se perdonare o meno è il comportamento del fedigrafo. «Se pensa di cavarsela con uno sbrigativo e infastidito "ok, ti ho chiesto scusa, non parliamone più, non possiamo passare la vita a discuterne", allora non va. È indice di insensibilità», avverte Chiara Simonelli (puoi chiederle un consulto), docente di psicopatologia del comportamento sessuale all'Università di Roma La Sapienza. 
Secondo il sociologo Francesco Alberoni, che ha pubblicato con Rizzoli Lezioni d'amore, «si perdona quando chi ha tradito riesce a convincerti che, in realtà, lo ha fatto come stordito, senza provare amore, senza provare piacere, che ha dimenticato tutto e che non avverrà più». 
Nella maggior parte dei casi, pietose bugie. Ma più funzionali di una cruda verità. 

Le over 50 ci passano sopra: hanno meno mercato
«La cosa migliore è che la coppia si dia dai sei mesi a un anno di tempo per superare la crisi», continua Simonelli. «Poi, se il tradito è ancora lì arcigno e l'infedele come un cane bastonato con tutta l'aria di essere rimasto per ripiego o per dovere, meglio mollare la spugna. Se l'episodio appare archiviato, la separazione può essere evitata». 
Le corna più difficili da perdonare? «Quelle fra ventenni», risponde Simonelli, «perché infrangono il mito dell'amore romantico ed eterno, fortissimo a quell'età. Inoltre, da giovani si ha tutto il futuro davanti: una volta leccate le ferite, si può riprovare con altri. A 50 anni, invece, sono soprattutto le donne ad avere più interesse a perdonare, o meglio a cercare di farlo: perché purtroppo hanno meno mercato». Prendiamo un classico delle corna: il marito di mezza età va con una ragazza. Che fare? 

E quando tutto va a rotoli si prova la psicoterapia
«Il consiglio per le mogli coetanee è ricordarsi che il coniuge, dopo i 50, vive un declino del proprio vigore amatorio e quindi va alla ricerca di stimoli erotici più forti, che lo aiutino, per esempio un corpo più giovane», interviene Todella. «Bisogna ripartire dal sesso, il tasto dolente. La donna matura ha dalla sua il fatto che il partner con lei si sente più a suo agio, meno a rischio défaillance. E può giocare sull'arma della fantasia, che non ha età. Spesso i tradimenti sono la conseguenza del fatto che la donna, o per i cambiamenti della menopausa o, se giovane, per la nascita di un figlio, non è più focosa e disponibile come prima». 
Ma per chi non riesce a superare l'impasse con i trucchi fai da te, è utile la psicoterapia di coppia. «È una prova di coraggio», mette in guardia Giulio Cesare Zavattini, docente di psicodinamica della coppia con elementi di psicoterapia all'Università di Roma La Sapienza, autore, con Alessandra Santona, del libro La relazione di coppia (edizione Borla). «Tornano a galla emozioni intense e dolorose: tutta la rabbia, il dolore, il "non sapere cosa fare adesso". Il terapeuta però aiuta a capire le ragioni profonde che hanno spinto a infrangere quello che io chiamo l'incastro inconscio fra due persone. Se si è rotto irreparabilmente, lo si vede dopo quattro o cinque sedute: i due non vengono più in terapia, pensano di separarsi e possono andare dall'avvocato. Altrimenti continuano per un periodo da uno a tre anni, talvolta di più». 
Arrivano a perdonarsi? «In senso pieno», risponde Zavattini, «solo se la coppia riaccende i tre campi fondamentali dove si gioca l'amore: la sessualità, l'attaccamento e la capacità di darsi cura e sostegno reciproci. Oppure se i due partner riescono a separarsi senza massacrarsi. E non è poco: anche quello in fondo è perdonare».

Fonte : Gilda Lyghounis - OK La salute prima di tutto