mercoledì 21 marzo 2012

ivete sangalo - beleza rara

The Doors - Riders On The Storm

U2 - Bloody Sunday

L'Ansia è prevalentemente Femminile !


Gli uomini avranno pure i loro problemi sul lavoro a divorarli tra stress e tensioni varie. Ma se parliamo di ansia, parliamo di un fenomeno quasi esclusivamente femminile: le donne hanno un rischio maggiore del 70% di manifestare nel corso della vita disturbi d'ansia. Lo rivela un'indagine Gfk Eurisko, secondo la quale il 29,5% delle donne tra i 18 i 54 anni dichiara di essere sempre in ansia, mentre gli uomini lo sono solo nel 17% dei casi.

Le conseguenze sulla contraccezione
"Questa maggior prevalenza", spiega in una nota Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano, "è spiegabile sia in termini di genere che di stile di vita. Le donne infatti hanno, per effetto degli estrogeni, maggiore vulnerabilità biologica ad ansia e stress rispetto agli uomini. Su questa predisposizione di genere si innestano fattori ambientali (il multitasking a cui spesso le donne sono sottoposte) che amplificano la predisposizione femminile. Un primato tutt'altro che positivo e che può avere conseguenze, ad esempio, sull'efficacia del metodo contraccettivo".

Come regolarsi
Dati ottenuti da un campione di 1.438 donne dimostrano infatti che le donne ansiose hanno una probabilità superiore di dimenticare ripetutamente l'assunzione del contraccettivo orale: un singolo episodio di ansia aumenterebbe la probabilità di dimenticanza del 24%, e il rischio è raddoppiato in caso di episodi multipli di ansia.

La dimenticanza, insieme al mancato acquisto della nuova confezione in tempo per iniziare il nuovo ciclo e lo stress da lavoro, rappresentano le motivazioni più frequenti (12,9%, 10,5% e 8,06% dei casi) della mancata assunzione del contraccettivo orale.

"Le diverse conseguenze psicofisiche generate da ansia e stress", consiglia Graziottin, "quali le alterazioni a livello intestinale e ginecologico e la maggior frequenza di episodi di dimenticanza e distrazione, rendono preferibile orientare la scelta contraccettiva verso il cerotto".

Fonte : Staibene.libero

Il Sesso per le quarantenni è meglio ....


Forse la vita non comincia a 40 anni, come recita un luogo comune vagamente autoconsolatorio, ma di certo a quell'età si raggiungono i risultati migliori nelle pratiche erotiche, almeno per le donne. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall'Università del Texas e pubblicata sulla rivista specializzata Personality and Individual Differences.

Il coordinatore della ricerca David Buss e i suoi colleghi hanno analizzato un campione di donne significativo; circa 900 rappresentanti del gentil sesso fra i 19 e i 50 anni sono state divise in tre gruppi in base alla fascia d'età di appartenenza (19-26, 27-45 e 46-50). Lo studio ha fatto emergere come le donne del secondo gruppo fossero le più attive in campo sessuale, sia dal punto di vista della qualità e dell'intensità dei rapporti sia per quanto riguarda la “sperimentazione” di nuove fantasie erotiche. Ne consegue che le donne che mostravano il  che mostravano il massimo grado di fertilità, ovvero quelle del primo gruppo, avevano in effetti più difficoltà a lasciarsi andare dal punto di vista sessuale. Il dato è confermato anche da un sondaggio pubblicato sul sito del quotidiano inglese The Telegraph, dove si sottolinea che le donne sopra i trenta anni sono nel complesso assai più interessate e coinvolte dal sesso rispetto alle ragazze più giovani.

Secondo il dott. Buss la spiegazione è dovuta ai meccanismi del cosiddetto orologio biologico. Giunte in età matura, le donne, più o meno inconsciamente, avvertono il bisogno di recuperare il tempo perduto e di trovare l'uomo giusto prima che la natura compia il suo corso attraverso il calo del desiderio e la menopausa. A questo aspetto fondamentale, si aggiungono una maggiore conoscenza del proprio corpo e di quello altrui – e delle relative esigenze – e un grado di disinibizione assolutamente superiore rispetto alle più giovani che si avvicinano per la prima volta al sesso.
La tesi proposta dai ricercatori americani può valere per molte, ma non per tutte. Sono molti i casi, infatti, di donne con problemi di soddisfazione erotica. Per una buona percentuale di esse, l'orgasmo resta un concetto astratto, per lo più determinato da fattori che paiono sfuggenti e autonomi rispetto alla propria volontà. In realtà non è così, garantisce Tracey Cox, un'esperta in problemi di coppia che suggerisce alle donne la messa in pratica di una serie di accorgimenti atti a migliorare il proprio rapporto con il sesso.
Innanzitutto, l'amplesso va preparato psicologicamente; bisogna lasciar andare la fantasia abbandonandosi a una serie di immagini erotiche anche e soprattutto in situazioni che riguardano la quotidianità. Non c'è niente di meglio che pensare all'amore durante un noiosissimo pranzo di lavoro.
Dopo la mente, è la volta del corpo. In tal senso, come preparazione, aiutano molto i cosiddetti esercizi di Kegel, ovvero una serie di contrazioni volontarie messe in atto per allenare i muscoli del pavimento pelvico. Tali esercizi, ideati dal medico americano Arnold Kegel, oltre a produrre effetti terapeutici riguardanti il buon funzionamento dell'apparato genitale, aiutano anche ad ottenere un maggior controllo dell'orgasmo, arrivando anche a quello vaginale oltre che clitorideo.
Fondamentale è anche la scelta della posizione, assicura la Cox. Al momento della penetrazione, la possibilità di scegliere aiuta a raggiungere con più facilità l'obiettivo finale. Da una posizione di controllo, sarà più semplice definire il ritmo dell'amplesso, prediligendo la circolarità e la variabilità della penetrazione rispetto a un'“andatura” monocorde. Anche la respirazione può aiutare: come per molti altri aspetti, però, anche in questo caso non esiste una regola unica. Ogni donna reagisce in base alla propria sensibilità, alcune preferiscono trattenere il respiro durante l'orgasmo per aumentarne la consistenza, altre sostengono che la tecnica in questione distragga e si godono l'orgasmo con respiri lunghi e profondi. L'importante è sperimentare e trovare la propria strada.
Infine, è bene tenere a mente l'antico adagio “In amore e in guerra tutto è lecito”. Se durante l'amore la vostra immaginazione corre lontano, lasciatela andare e non abbiate sensi di colpa: ricordatevi soltanto di non eccedere, pronunciando magari un nome di troppo nella foga del momento!
Fonte italiasalute.leonardo.it

La pillola anticoncezionale e le Italiane !


Poco più del 14%, neanche una su cinque. La percentuale di donne che scelgono la pillola come anticoncezionale è bassa, molto inferiore a diversi altri Paesi d'Europa (basti pensare al Portogallo, dove le fan della pillola sono il 58,9% della popolazione femminile). Non solo: anche quando la scelgono, ci arrivano più tardi, per poi abbandonarla. Senza contare tutti i pregiudizi che ancora circondano questo anticoncezionale, considerato ancora pericoloso per la salute.


Motivo di emancipazione
La fotografia del rapporto tra le donne italiane e la pillola estroprogestinica arriva da un'indagine realizzata da Doxa Marketing Advice a febbraio di quest'anno, su un campione di mille donne, in età fertile, dai 18 ai 50 anni, su tutto il territorio nazionale.
Dalla ricerca risulta che il 78,3% è favorevole all'utilizzo della pillola come metodo contraccettivo, contro un 21,7% di contrarie. E il motivo è soprattutto ideologico: la pillola ha "liberato" le donne. Ma la preferenza non significa utilizzo. "Poter contare su un metodo efficace per controllare la propria fertilità ha dato alle italiane maggior sicurezza nel gestire la propria sessualità", spiega Massimo Sumberesi, direttore generale Doxa Marketing Advice.
"La contraccezione orale ha segnato una sorta di spartiacque nel processo di emancipazione della donna. La ricerca ha messo in luce anche quali siano i timori ricorrenti e un dato, in particolare, desta stupore: tra le donne al di sotto di 25 anni, la necessità di andare dal medico per la prescrizione è motivo di rifiuto".

I pregiudizi
Le resistenze, spiega la ricerca, sono legate soprattutto a eventuali effetti collaterali. Il timore più diffuso è che la pillola non protegga da malattie a trasmissione sessuale (62,5%), faccia ingrassare (47%) o sia scomoda perché occorre ricordarsi di prenderla tutti i giorni (32,3%).
"Certamente la donna italiana ancora non vede la pillola come uno strumento utile a progettare la sua vita e a vivere al meglio la propria sessualità e anche la riproduzione", spiega Rossella Nappi, professore associato della Sezione di clinica ostetrica e ginecologica presso l'Irccs policlinico San Matteo di Pavia, "la donna italiana ha troppa paura di come queste molecole possano manipolare i ritmi ormonali, teme che facciano dei danni".

Fonte : Staibene.libero

martedì 20 marzo 2012

Gli Italiani ed il Sesso !


Ciascuno fa l'amore come gli va. Ci sono gli affezionati del fine settimana, quelli invece che amano sperimentare sempre e comunque, c'è chi ha bisogno dell'intimità della sua camera da letto e chi invece apprezza il brivido dei luoghi alternativi e "a rischio" come l'ascensore o la sala riunioni dell'ufficio. E c'è anche un folto popolo di astinenti, single o accoppiati, che fanno più o meno tranquillamente a meno del sesso, come pure non mancano i casual lovers, in pratica i libertini del terzo millennio, e quelli che per l'amore scelgono i cosiddetti “friend with benefits”, ovvero quelli che fanno allegramente l'amore con l'amico del cuore, senza alcun coinvolgimento sentimentale. Ecco la mappa degli umori  e delle nuove abitudini sessuali degli Italiani. 


La fotografia viene da una ricerca commissionata a livello europeo da C-Date il portale di dating diventato punto di  riferimento in Europa per il Casual Love. Lo studio ha preso in esame 5.670 individui fra i 25 e i 60 anni, le loro abitudini e il modo in cui fanno l'amore. Il primo dato che salta agli occhi riguarda la frequenza con cui gli italiani fanno l'amore: si tratta di un'attività quotidiana o quasi per il  23% del campione, quasi uno su quattro. La maggioranza (52%), confessa però una frequenza settimanale, per lo più durante il week-end. Un altro 14% lo fa meno spesso ancora, ovvero a livello mensile e, infine, un 2% che fa sesso una volta ogni sei mesi, si potrebbe dire, per usare una metafora giornalistica, in edizione straordinaria. Da segnalare un significativo 9% che confessa di “praticare” ancor più raramente, o addirittura quasi mai. Si tratta, ovviamente di affermazioni degli intervistati, quindi non verificabili. Per questo sono più interessanti le indicazioni legate alle abitudini legate alla sfera sessuale, in base alle quale si possono riconoscere cinque diverse tipologia di "lovers".
 
Weekend Lovers – Sono, come abbiamo detto, i più numerosi. Con il loro 52% hanno la maggioranza assoluta. Per loro l'amore è un appuntamento settimanale,  per lo più durante il weekend. Hanno per lo più un partner fisso, sono fidanzati, non necessariamente conviventi o sposati. È una categoria assolutamente trasversale, composta da individui di età anche molto diverse tra loro, e che abitano tanto in città grandi che piccole. L'unica certezza sta nel fatto che Weekend Lover si nasce, non si diventa: si inizia a 20 anni con il dopo-discoteca e si resta tali fino a 50 dopo il film di prima serata dal divano di casa, 
 
Working Lovers – Sono sia uomini che donne, vivono molto del loro tempo sul luogo di lavoro e costituiscono il 29% degli intervistati. Confessano di aver trasformato almeno una volta la loro scrivania in un’alcova bollente. E di questi, il 4% confessa di aver avuto una tresca con il proprio capo. Si tratta di categorie di professionisti molto diverse: avvocati, commercialisti, pubblicitari, e commercianti. Probabilmente sono un po' invidiosi dei loro colleghi francesi, ai quali la Suprema Corte ha recentemente riconosciuto la libertà di flirtare sul posto di lavoro e scambiarsi mail erotiche senza rischiare il licenziamento: in Francia, infatti, il diritto al rispetto dell’intimità va tutelato anche tra le scrivanie. 
Breaking Lovers – Sono coloro i quali confessano apertamente il loro favore per  la coppia aperta a terzi e anche quarti soggetti. Tra loro sono diffuse anche pratiche come il bondage e l'utilizzo di sex toys. Sono il 12% degli intervistati.
 
Casual Lovers – Sono una tribù che grazie a Internet sta trovando tante nuovi modi per incontrarsi. Sono i nuovi libertini, cercano l'avventura ma non la "storia" e rappresentano il 7%.del campione. Sono single per vocazione o di ritorno, ma anche sposati o super fidanzati che non hanno intenzione di mettere a rischio la relazione principale con amanti ufficiali. Un sotto-gruppo è costituito dai Sex-friends: sono un popolo numeroso, almeno il 45% secondo l’indagine di C-Date, e dicono di avere sperimentato almeno una volta negli ultimi due anni incontri con un  il cosiddetto “friend with benefits", ovvero chi fa l'amore con un amico senza avere con lui un coinvolgimento sentimentale.  
 
No Lovers – Si dichiara tale il 9% della popolazione adulta, ma potrebbero essere anche di più. Indifferentemente single o sposati, praticano il sesso con la stessa frequenza con cui un governo italiano arriva alla scadenza naturale del mandato. Le ragioni possono essere le più svariate: disinteresse verso la materia, problemi di salute, rassegnazione, ma forse, viste le possibili complicazioni e le inevitabili conseguenze dell’amore,  per citare un film di qualche hanno fa, hanno ragione loro. 

Fonte : tgcom24  

You Are The First, My Last, My Everything (Barry White)

Se tu fossi qui - Pino Daniele

Il Sesso in Auto !


Se pensi che fare sesso in macchina sia roba da diciottenni imberbi in preda agli ormoni e senza un tetto sotto il quale sfogarli con meno rischi e un po’ più di romanticismo ti sbagli di grosso. A dirlo è stata la cantante Rihanna che qualche giorno fa ha twittato la sua nettissima preferenza per l’amore in autodefinendolo: "più spontaneo, per ogni altra cosa ci vuole troppa preparazione”. 



Tralasciando quanto un’affermazione del genere sia inusuale di prima mattina (era il risultato del piacevole ricordo della sera prima o la testimonianza che i vetri oscurati non servono solo a proteggere i VIP dai loro fan?), i gusti della cantante non erano certo un mistero dato che nel suo ultimo video, We Found Love, si produce in ben più di un’effusione proprio in macchina dando vita a scene hot al punto che il contadino irlandese, il cui campo confinava col set, ha protestato vivacemente. 

Dunque basta con i letti, rotondi o a baldacchino che siano, stop alle Iacuzzi, al lume di candela e anche alla musica soffusa abbinata ad una cena romantica: troppi fronzoli. Meglio saltarsi addosso con spontaneità nel bel mezzo di una conversazione sperando che il partner abbia almeno la possibilità di accostare. 

Ma siamo certe che il sesso in auto sia poi così immediato? Almeno che non si decida di farlo nel bel mezzo della strada, magari per intrattenersi quando si è in coda durante l’ora di punta, assicurandosi sia una multa per atti osceno in luogo pubblico che un elevato numero di visualizzazioni su You Tube, infatti, dare sfogo ai nostri più bassi istinti in una vettura non è facile come sembra dato che necessita, quantomeno, che si trovi il luogo adatto. Il tutto per non parlare della posizione migliore dato che orientarsi tra cambio e sedile potrebbe richiedere un certo allenamento onde evitare spiacevoli incidenti. 

Se, però, avete voglia di sperimentare, cercate un posto isolato ma non troppo, sdraiate i sedili e provate a dimenticare tutto il resto. Prima controllate almeno che non ci siano contadini nei dintorni.

Fonte : Libero Donna (Valeria Roscioni - Nexta)

La sveltina si o no ?


Di miti sul sesso da sfatare ce ne sono a centinaia. Dai metodi anticoncezionali più fantasiosi (e assolutamente non funzionanti!) alle convinzioni più macchinose circa cosa possa piacere a un uomo o a una donna. Se si desse retta a ciascuna di esse buona parte della popolazione mondiale potrebbe essere rappresentata come una sorta di circo di freak in cui anche gli esseri umani dall’aspetto più sereno e mansueto, una volta infilati sotto le lenzuola, si potrebbero trasformare da un momento all’altro in esseri mitologici.

Tra queste leggende metropolitane dalle dubbie fondamenta c’è anche quella che riguarda la famosa “sveltina” (alias il sesso mordi e fuggi) teoricamente dipinta come il terrore di tutte le donne. In realtà non è affatto così. Per prima cosa per il semplice fatto che diversamente non si spiegherebbe con chi mai gli uomini sperimentino questa particolare pratica sessuale che il mito vuole essere tipica solo degli amanti. O il numero di corna è più elevato di quanto svelino le già disperanti statistiche che di tanto in tanto qualche sito rende note, oppure qualcuno mente. Per evitare la paranoia da tradimento, e anche per concedere un minimo di fiducia ai maschietti, concentriamoci sulla seconda ipotesi. 

Il sesso rapido piace anche a noi donne, solo che lo chiamiamo fast sex, che fa tanto glamour, e non sveltina, che, invece, fa molto film anni Ottanta di serie B. Il fatto è che lo scopriamo, nella maggior parte dei casi, solo dopo aver avuto il coraggio di sperimentarlo rinunciando ai preliminari e alle coccole post amore, due elementi che fanno bene al piacere ma anche allo spirito. Il sesso romantico è lento e si fa al buio, si chiama fare l’amore e, in un certo senso rassicura. 

Questo però non significa affatto che cedere alla più sfrenata passione del momento sia necessariamente sinonimo di sedotta e abbandonata. Se il tuo uomo ti ama, qualche sveltina riaccenderà la passione, se vuole lasciarti o non ha intenzioni serie scapperà anche se spegne tutte le luci e ti rimbocca le coperte.

L’unica discriminante, infatti, è cosa tu hai o non hai voglia di fare. Se sei nel mood mordi e fuggi non arrossire e ricorda solo due cose: la protezione e che le posizioni migliori sono in piedi e accucciata sulle sue gambe. 


Fonte : Libero Donna (Valeria Roscioni - Nexta)